Rivedo
in un film muto
essenze
di linguaggio.
Pescatori
assopiti sul molo
contemplano
la risacca,
è
festa di aquiloni
nella
spiaggia settembrina,
una
madre canta una nenia
nel
sabato che si avvicina.
Rotolano
i sassi
sulle
cime colorate dalle foglie.
La
tenebra assale il giorno
ed
il sole scompare,
è
quiete,
tutto
sembra lieve
come
il volo di un' aquila reale.
Si
colorano adesso quelle trame
sul
finire del secolo moderno,
un
nuovo film si gira.
Non
ascoltiamo più l'eco
né
cantilene di antica memoria,
siamo
silenzi senz'anima
dimentichi
della nostra storia.
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