Pregavo anch'io con te
Signore
nel silenzio degli ulivi,
tra la nebbia e la luna
appesa
al cielo di Gerusalemme.
Ho seguito le tue orme
nel buio della mia notte,
era spoglia la mia anima
affannato il mio respiro.
Quelle spine del tuo capo
quei lembi della tua carne
- parlano -
ma le orecchie sono dure.
Tra il dolore degli
insulti
e i colpi della negazione,
accogli il mio sguardo
e mi rivesti di te.
Risuonano le tue parole
e nel silenzio ti
contemplo
senza chiedermi il perché.
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